QUEST’ESTATE SOTTO L’OMBRELLONE SI PARLA DI….

…. socialismo.

E’ questo il tema ricorrente nelle conversazioni degli italiani in vacanza ormai disincantati e non più distratti da false emergenze artificiosamente create dalla cappa mediatica che ha fin qui soffocato la consapevolezza delle gravità della crisi economica in atto. E’ ormai scoperto il bluff, gli italiani non sono più succubi dell’ideologia dell’apparenza, del “fare finta di” , del “fare finta che” e fra loro è diffusa la convinzione che lo sbocco di questa crisi non può essere neo-protezionista come è altrettanto diffusa la certezza che lo stato borghese non si riforma, si abbatte.  “Il momento è decisivo – asserisce un giovane elettrotecnico di Soncino – occorre superare il pensiero hegeliano nella sua pretesa di ricomporre l’esistenza, dialetticamente, all’interno della speculazione astratta, in quanto essa perde la soggettività nel momento in cui la pone, elevandola a momento del sistema. La soggettività è invece immediata e indeducibile. Come ci richiama Kierkegaard in Aut-Aut sta alla soggettività di ognuno di noi la scelta, ormai ineludibile, fra la vita estetica e la vita etica. La posta in gioco è la nostra propria esistenza.

E’ il momento di scegliere noi stessi come compito da realizzare e porre il popolo di fronte all’aut aut, senza infingimenti, senza false terze vie, fra capitalismo o socialismo.”

“D’accordo – aggiunge un sagrestano di Brixen – ma non possiamo prescindere dall’attuale situazione politica italiana. Come per liberarci dal nazifascismo fu costituito un Cln fra forze eterogenee per estrazione ideale e politico-culturale come comunisti, cattolici e azionisti, anche oggi, prima di affrontare il nodo della ‘liberazione’ da questo odioso sistema socio-economico che impone l’aut aut fra il fottere il prossimo o l’esserne fottuti, urge costituire un Cln con Di Pietro, Grillo, Guzzanti, Ferrero, Magistratura Democratica e tutti i cittadini italiani avveduti. 10, 100, 1000 piazze Navona (di massa, continue, a mani nude e volto scoperto)

“No, no, no, non è così” – ribatte un ragioniere di Fano leggermente in sovrappeso mentre impugna un ghiacciolo all’anice che gli sgocciola sull’addome, senza tuttavia argomentare ulteriormente la propria tesi. “Il problema è – interviene un geometra di Carpenedolo con avanzi di uovo sodo sulla barba – il passaggio da teoria della prassi rivoluzionaria a teoria pratica.

La falsa coscienza del proletariato (e siamo tutti proletari, operai, impiegati, disoccupati, precari, casalinghe, pensionati, mettetevelo nella zucca, altro che le balle di conto arancio, siamo tutti proletari!) è infatti ‘falsa’ nel senso di ‘parziale’. Rispetto al contesto sociale la coscienza si presenta in una posizione dialettica.

Da un lato essa si presenta come coscienza ‘giusta’, cioè come qualcosa che, soggettivamente, deve e può essere compresa e giustificata sulla base della situazione storico- sociale, e al tempo stesso come qualcosa che oggettivamente passa accanto all’essenza dello sviluppo sociale, senza riuscire a coglierlo e a dare a esso espressione adeguata : quindi come ‘falsa coscienza’.

La coscienza dunque subisce la realtà sociale, ma ne vede solo la sua dipendenza, considerandola ‘naturale’. La falsa coscienza implica quindi una falsa prassi. La costituzione della classe proletaria in soggetto (e il proletariato non può essere esso stesso il potere se non diventando la classe della coscienza) non è altro che l’organizzazione delle lotte rivoluzionarie e l’organizzazione della società nel momento rivoluzionario: è qui che devono esistere le condizioni pratiche della coscienza, nelle quali la teoria della prassi si conferma divenendo teoria pratica.

Riassumendo, l’azione politica deve svilupparsi in due fasi.

Prima fase: rivoluzione proletariaSeconda fase: organizzazione della società in soviet”. “I soviet vanno bene – puntualizza miss maglietta bagnata di Viareggio – purché siano sul modello di quello di Kronstadt” conclude raccogliendo il consenso unanime degli astanti.

Questi dunque gli argomenti più trattati dagli italiani su una qualsiasi spiaggia in questa torrida estate 2008, preludio di un autunno ancora più rovente.

Meno gettonati altri temi quali i flirt della Hunziker, gli studi del principino William per diventare re, il cast della prossima edizione dell’isola dei famosi (dove spicca il transgender Cabrini), oroscopo, creme solari, dritte su dove acquistare a minor prezzo l’iphone, dubbi se Dinho collezionerà più presenze di Rivaldo o quantomeno di Redondo. Sempre più scarsi i casi umani di chi consulta compulsivamente anche sotto l’ombrellone cellulare o blackberry.

dal nostro khorakhaneker in vacanza  Gustavo Schianchi

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