Leggo dal sempre interessante sito di QuiLeccoLibera il post sulla dipartita di Francesco Cossiga. Con intelligenza lo fanno riportando il comunicato stampa del senatore Rusconi che giustamente diventa nel titolo al post “Antonio Ruskoni“.
Leggo poi il commento su Leccoprovincia “Grazie Cossiga“, a firma del Direttore Baroncelli, allo stesso comunicato stampa, con altre amenità da vergognarsi.
E’ bene, secondo me, riportare alla realtà questi due figuri patetici.
Come dicono il Direttore Baroncelli ed il senatore Rusconi, Cossiga ci mancherà. Noto però che per Baroncelli mancherà per il fine umorismo, per le battute irriverenti e per qualche altra vanvera di colore. Per il Senatore Rusconi mancherà per la sua cultura, la sua curiosità e per qualche altra vanvera di colore.
A me mancherà invece per i segreti che si è portato nella tomba, per la vergogna di ritenere suddito un popolo non meritorio, evidetemente per lui, (e per il senatore Ruskoni e il giornalista Baroncelli) di tutti quei segreti che lo hanno visto protagonista, di primissimo piano, in questi ultimi 40 anni di politica
O è stato complice o è stato un insulso imbecille. Entrambi le doti, sia detto per inciso, non depongono a suo favore. Ne a tutti questi coccodrilli romantici – modello sen. Ruskoni e Baroncelli appunto (per non dire dello speciale Tg1 con Cirino Pomicino, Stefania Craxi e la pseudogiornalista Monica Maggioni) – che fannno vomitare.
Ma si sa, o si dovrebbe sapere, la statura di un uomo la si vede anche dai suoi cortigiani.